Ai bei tempi bella seconda guerra mondiale (dico belli
perche' allora avevano ragione di sperare che una volta
finito il macello le cose sarebbero andate meglio) mancava
di tutto, cibo, vestiario, ma anche comustibile per
riscaldarsi. Ed escogitarono di usare la carta di giornale e
dei manifesti di propaganda: si mettevano pacchi di giornali
in una tinozza piena d'acqua, si lasciava macerare un po',
si tirava fuori la carta rammollita, se ne facevano delle
palle, e la si lasciava asciugare, in pratica alla fine si
avevano delle palle come di legno, che d'inverno bruciavano
benissimo.
Perche' non riutilizzare quella tecnica?
Invece di farci prendere in giro dai fautori della raccolta
differenziata, che si fanno pagare da noi per andare a
vendere la nostra carta a terzi, usiamola noi
direttamente!
Laddove facessero la raccolta differenziata in modo davvero
onesto, cioe' facendo pagare solo per i rifiuti prodotti (e
restituendo o scontando il valore dei materiali recuperati)
meno rifiuti significherebbe bollette meno care, ma in ogni
caso sarebbero meno care,di poco o di molto, anche le
bollette del riscaldamento.
Paolo
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