Vaccini avvelenati in Bosnia
Più di 22 bambini sono stati avvelenati da dosi di mercurio
contenute nelle soluzioni mediche dei vaccini. Questo il
drammatico epilogo dello scandalo per i vaccini per bambini
donati dall'UNICEF alla Bosnia Erzegovina nel 2004. Ora si
sta diffondendo il panico tra i genitori dei bambini che,
dal 2002 al 2007, hanno assunto quei vaccini, temendo per la
vita del proprio figlio.
Alcuni bambini bosniaci sono stati avvelenati da dosi di
mercurio contenute nelle soluzioni mediche dei vaccini.
Questo il drammatico epilogo, scoperto dalla NGO SOS
telefono 1209, dello scandalo per i vaccini per bambini
donati dall'UNICEF alla Bosnia Erzegovina nel 2004. La NGO,
nel corso delle sue indagini, ha scoperto che circa 22
bambini sono stati avvelenati con dosi di mercurio,
impiegando più di un anno per denunciare un crimine
compiuto da una delle organizzazioni internazionali di
maggior prestigio come l'UNICEF. Ora si sta diffondendo il
panico tra i genitori dei bambini che, dal 2002 al 2007,
hanno assunto quei vaccini, temendo per la vita del proprio
figlio. Sead Cizmic, genitore di un bambino di 10 anni, ha
messo a disposizione dei media la sua testimonianza
confermando che lo stato di salute di suo figlio, dopo aver
effettuato il vaccino, è peggiorato. "Mi sono recato a Novi
Sad e ho parlato con un dottore che mi ha confermato che la
salute di mio figlio è stata compromessa da un vaccino DTP
tossico. Però, quando ho chiesto se avrebbe potuto
confermare pubblicamente questa cosa, con il suo parere
medico, è sparito". Secondo Jadranka Savic , direttrice del
Telefono SOS, ritiene che la paura dei genitori non è certo
immotivata, visto che gli esami elaborati dall'istituto
Philippe Ogist hanno rivelato tracce di mercurio nel corpo
delle due bambine di Banja Luka. L'istituto francese è
stato contattato dai genitori e dalla stessa SOS, che hanno
preso i primi provvedimenti per scoprire cosa contenessero i
vaccini del DTP dell'Unicef, mentre i Ministeri della Salute
della RS e della Federazione non hanno ancora rilasciato
alcuna dichiarazione ufficiale a tal proposito.
"Sino ad oggi tutti tacciono, anche in presenza delle prove
fornite dall'istituto francese di Parigi. Tantissimi bambini
sono stati avvelenati con dosi di tiomersal, sostanza
contenuta nei vaccini DTP dal 2002, ed è davvero scandaloso
che nessuno degli ufficiali abbia ancora detto niente",
dichiara Savic, denunciando così apertamente che le
istituzioni sanitarie della Bosnia abbiano nascosto per
lunghi 6 anni il coinvolgimento di organizzazione locali ed
internazionali. "Posso confermare che l'Istituto per la
salute della Federazione della BiH era a conoscenza di
quanto accadeva sin dal 2002, quando i vaccini sono stati
immessi sul mercato e quando si sono verificati i primi
catastrofici episodi - continua Savic - e mi riferisco
sopratutto alla responsabilità di Zlatko Vucina, direttore
dell'Istituto". A sua discolpa, l'Istituto della Salute
della Federazione ha confermato che nessun bambino, che
abbia assunto il vaccino DTP, è stato avvelenato. "Il
vaccino DTP è stato fornito dalla compagnia australiana CSL
Limited, che ha presentato tutti i certificati di garanzia
dell'Organizzazione Mondiale per la salute. Tiomersal viene
utilizzato per la produzione di tutti i vaccini a partire
dal 1930 e non esiste alcuna prova che il vaccino sia
tossico", dichiarano delle fonti dell'Istituto, negando
così ogni rilievo dell'esistenza del mercurio all'interno
dei vaccini somministrati con la collaborazione
dell'Unicef.
La Savic cita tra i probabili responsabili anche il Ministro
della salute della RS, Ranko Skrbic, considerando che in
quel periodo era uno dei principali collaboratori
dell'UNICEF. Non vi sono ancora prove certe che Skrbic sia
stato citato come diretto destinatario delle donazioni
Unicef, ma ad ogni modo la sua posizione potrebbe essere a
rischio, secondo la Savic, se verrà confermato
dall'Istituto di Parigi che sono stati avvelenati anche
altri tre bambini. Savic prevede che presto vedremo scorrere
sul tavolo del Governo le prime dimissioni dei responsabili
per la vigilanza sanitaria sia della Federazione della BiH
che della Srpska, e gli stessi tribunali saranno inondati
dalle cause dei genitori contro gli ufficiali coinvolti.
Inoltre, la NGO SOS, tramite la Istocno Sarajevo, ha
accusato presso la procura di Banja Luka il Ministro della
salute della RS Ranko Skrbic, con l'accusa di aver agito per
nascondere la verità sui vaccini DTP. Jadranka Savic ha
confermato che anche l'Istituto per la tutela della salute
della RS ha mentito sui vaccini al mercurio dichiarando -
sulla base della documentazione fornita dall'UNICEF - che
gli stessi vaccini sono stati testati presso l'Agenzia
medica della Serbia a Belgrado. La "SOS telefono 1209" ha
infatti reso noto che l'agenzia serba non ha confermato
quanto affermato dall'istituto della RS."Nel nostro archivio
non esistono neanche i dati dei vaccini UNICEF del 2002.
Forse perché non si sono riscontrati particolari problemi,
ma la prassi vuole che vengano registrati in quanto danno
sempre degli effetti collaterali. Ad ogni modo occorre
identificare quale carica del sistema non ha fatto bene il
suo lavoro", riporta la dichiarazione rilasciata
dall'agenzia serba rispondendo alle domande della NGO
SOS.
I risultati dei test sono stati pubblicati dal quotidiano
Press, provocando la dura reazione del Ministro Skrbic, il
quale ha minacciato di ricorrere a mezzi legali contro
l'offesa della professionalità e dell'onore della sua
persona commessa dal redattore dei servizi. "Mi interessa
sapere se avete considerato quali saranno le conseguenze
della pubblicazione di false informazioni che spaventano i
genitori e provocano il panico tra la popolazione. Come
tutti i media, avete ricevuto le informazioni del Ministero
secondo cui i vaccini DTP non sono dannosi per la salute dei
bambini. Durante più di 70 anni per la loro produzione,
nessuno mai ha trovato qualcosa che non fosse confermata
anche dall'Organizzazione mondiale per la salute. Se questo
non vi bastava, perché non avete contattato un esperto
neutrale per ottenere giuste informazioni da pubblicare.
Titolando "Skrbic protegge gli avvelenatori dei bambini"
avete diffamato sia il Ministero della salute, sia la mia
persona. Così chiedo al vostro giornale di porgere le
vostre scuse ufficiali per tutte le informazione false che
sono state pubblicate. Se non farete ciò che vi viene
chiesto, il Ministero reagirà legalmente", scrive il
Ministro Skrbic nella sua lettera di avvertimento rivolta al
quotidiano Press. A tali minacce risponde lo stesso
giornale, controaccusando il Ministro, il quale ha
dimostrato una gravissima irresponsabilità non rispondendo
alle quattro lettere inviate al suo ufficio stampa, e
rifiutando sino all'ultimo minuto di effettuale
un'intervista il quotidiano Press.
Accanto al Ministro Skrbic, secondo la stessa SOS, esistono
delle evidenti responsabilità a carico sia
dell'Organizzazione Mondiale per la salute (WHO) , sia
dell'Unicef, che hanno sempre sostenuto che i vaccini non
avevano alcun problema. "Non esiste nessun collegamento con
le malattie contratte dai bambini e i vaccini DTP. Il
mercurio si trova ovunque intorno a noi, e ognuno di noi ha
una certa quantità di mercurio dentro il proprio corpo, ed
ogni analisi che viene effettuata può confermare che non
potrebbe collegarsi al vaccino o allo sviluppo neurologico
dei bambini", ha dichiarato Skrbic dopo giorni di silenzio.
A suo parere, il tiomersal viene aggiunto per proteggere i
vaccini dall'attacco di batteri e funghi, come forma di
conservante utilizzato ovunque nel modo per la produzioni di
vaccini. Conferma inoltre che, dopo il test dell'UNICEF, i
vaccini hanno superato un altro test presso l'Istituto
Torlak di Belgrado, ed ogni effetto sui bambini è risultato
negativo. Tuttavia ora bisogna chiarire una situazione che
ha gettato nel panico sia genitori dei bambini che hanno
assunto i vaccini in quel periodo, sia tutti i cittadini
che, a questo punto, hanno meno fiducia sulla reale
provenienza delle medicine che vengono vendute nelle
farmacie e che, dall'oggi al domani, potranno seriamente
danneggiare la salute del popolo.
Biljana Vukicevic
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