16 01 2011 Da Mondocane Fulvio Grimaldi In Libano, dopo
l'attentato di destabilizzazione e criminalizzazione delle
sinistre a Hariri nel 2004, dalle chiare impronte Mossad
come da prove esibite da Hezbollah, un giudice Nato tedesco
aveva cercato di incastrare la Siria. Tanto grossolano era
il tentativo che è fallito sul nascere e di fronte alle
confessioni in tv di testimoni subornati dal gaglioffo in
toga. Si è dunque alzata l'asticella giuridica e ci si è
inventati il solito tribunale Onu in divisa Nato. E, di
colpo, grazie alle debite pressioni dell'angelo Hillary
Clinton (così il manifesto) e dell'ultrà sionista Sarkozy,
l'imputato è diventato Hezbollah. Che in vita sua mai aveva
compiuto attentati che non fossero i sacrosanti razzi sugli
israeliani, macellai di Sabra e Shatila e del Sud Libano, a
fronte di uno Stato sionista che, dalla nascita, si regge
sugli assassinii mirati, sulle stragi di massa, e sul
terrorismo bombarolo ovunque. Basta pensare ai tribunali ONU
su Ruanda e Jugoslavia per afferrare a quali abissi di
infamia e servilismo si sia ridotto il diritto
internazionale. Non per nulla questi tribunali sono di
solito presieduti da personaggi come Antonio Cassese. Ora
questo tribunale fa volare balons d'essay che ventilano la
paternità di Hezbollah e, accreditati da Hariri figlio,
manutengolo saudita, hanno provocato la caduta di un governo
condizionato in senso patriottico dalla Resistenza, il caos,
il probabile scatenamento di tumulti e massacri e l'urgente
bisogno che Israele, o gli Usa, o la "Comunità
Internazionale", intervengano per salvare la pace e
ristabilire l'ordine. Nel Sudan della secessione, dopo aver
alimentato e armato per mezzo secolo la rivolta di tribù
animiste o rintronate dal cristianesimo, comboniani in testa
(vero Zanotelli?), per disgregare un Sudan riottoso alla
sudditanza, Israele, Vaticano, Usa e Germania, innescato
anche il Darfur, si stanno avventando sulle ricchezze
minerarie e idriche della martoriata nazione, da decenni
sotto sanzioni peggio di Cuba. Ricchezze di cui gli illusi
dell'"autodeterminazione" non vedranno neanche una goccia.
In più, l'associazione a delinquere internazionale agli
ordini dei nazisionisti, chiamata "comunità
internazionale", si assicura una posizione strategica che,
già garantiti i servizi dei clienti Uganda, Ruanda,
Burundi, Etiopia, la pone in condizione di rinnovare,
stavolta in chiave stragista, i fasti del colonialismo
africano dell'800-900, dal Congo in sù e in giù. Quello
contro il quale l'Africa aveva versato fiumi di sangue,
riscattando una storia terrificante di spoliazione e
schiavismo. Peccato che il sorridente Nelson Mandela, uomo
del riscatto dall'apartheid (prima di razza, ora di classe)
non abbia nessuna edificante dichiarazione da rilasciare in
merito allo stupro del suo continente da parte di gente che
l'aveva tenuto in carcere per vent'anni. E anche lì ha
fatto la sua parte il solito tribunale dell'Aja quando ha
incriminato Omar El Bashir, presidente sudanese,
imperdonabile amico dell'Iraq d'un tempo, per genocidio in
Darfur. In quel Darfur dove una contesa per l'acqua tra
pastori e contadini era stata sfruttata (al pari di quella
tra sciti e sunniti, copti e musulmani, tutsi e hutu...)
dalla comunità internazionale, con le solite ricche
ricadute sui mercenari umanitaristi delle ONG, per armare e
scatenare una guerra civile "tra bande assassine arabe agli
ordini di Khartum e poveri africani inermi", con le consuete
cifre di vittime tanto iperboliche quanto false.
Ricordiamoci dei 400mila curdi trucidati da Saddam, mentre
tutta la popolazione curda è ancora lì, a parte qualche
centinaio caduto nella rivolta secessionista voluta da Bush
senior, da Clinton e dagli israeliani. E anche
"l'autodeterminazione" del Darfur è all'ordine del giorno
delle democrazie occidentali. Hai visto mai che un Sudan
unito e libero continui a trafficare con la Cina vendendogli
petrolio e importando infrastrutture sfuggite a Impregilo o
Halliburton. “Una Truffa Che Lavora Per Il
Nemico" Dunque Wikileaks, così caro ai crociati della
libertà d'informazione, l'aveva detto! Prima ancora che se
ne accorgessero quei posapiano di Tunisi. Il messaggio
"rivelato" dell'ambasciatore Usa aveva già scoperto che Ben
Ali era un gaglioffo rubacchione e corrotto. Mica se ne
erano accorti, in 23 anni di stato di polizia e satrapismo
spinto, i morti di fame del paese. E così, ne deducono i
crociati, Wikileaks sta rivoluzionariamente al fianco dei
rivoltosi. E se invece quell' agenzia della Cia, diretta dal
martire con le mesh, avesse voluto, per conto dei suoi
mandanti, istigare una rivolta contro il vassallo decaduto e
divenuto controproducente, per liberarsene e sostituirlo,
nel nome di pacificazione e unità nazionale, col vassallo
nuovo, travestito da vindice delle rivendicazioni popolari,
però in salsa moderata, degna della "comunità
internazionale"? Complottismo? Dietrologia paranoica, come
direbbe il "manifesto" e come ha detto rispetto ai
dubitatori della manifesta bufala dell'11 settembre? Assange
negli anni '90 collaborava con la Nasa e i Laboratori del
Centro Militare Fort Alamo. Nel Consiglio di Consulenza di
Wikileaks ci sono, o c'erano: Philip Adams, dirigente
dell'Ufficio Media del governo australiano, collaboratore
dei giornali sionisti "The Times" e "Financial Times" e
della catena tv del sionista Murdoch, dirigente del Centro
per la Mente di Sidney insieme al criminale di guerra Tony
Blair; Michael Spence, membro dell'ente di estrema destra
USA incaricato della destabilizzazione dei paesi
disobbedienti, Council for Foreign Relations, dove era socio
del figlio di Murdoch; Steven Aftergood, esperto di
segretezza per il governo USA; Ben Laurie, direttore di Open
Rights Group, finanziato da Open Society, la vetrina
accademica dello speculatore internazionale e finanziatore
di "rivoluzioni colorate", il sionista George Soros.
Arricchisce di garanzie imperiali questo Consiglio dei
Consulenti di Wikileaks una muta di dissidenti cinesi e
tibetani: Tashi Namgyai Khamsitsang, già presidente della
Washington Tibet Association, vetrina Cia; Wang Youcai,
fondatore del Partito Democratico Cinese, sempre vetrina
Cia; Xiao Qiang, dirigente del Movimento Mondiale per la
Democrazia, vetrina Cia, collaboratore (come la
Politovskaja) delle radio Cia Free Europe/Liberty e
ampiamente foraggiato dalla NED (National Endowment for
Democracy) che affianca Soros nella destabilizzazione
violenta di governi sgraditi a USraele; Wang Dan, editore
negli Usa del giornale Bejing Spring (Primavera di Pechino),
pure messo in piedi dalla NED. Oggi gran parte di questi
nominativi e le loro ascendenze sono stati eliminati dai
documenti Wikileaks. Per molto altro, sapendo l’inglese,
vedi :
www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=22437 .
L'ottimo e strabico Travaglio, pur accennando a qualche
eccesso di troppo, insiste: "Israele, vera democrazia",
perchè manda sotto processo i corrotti e stupratori di
ragazze al vertice dello Stato. Neanche un riflesso
condizionato della sua perspicacia per lo stupro
sessantennale dei nazisionisti al popolo titolare della
terra rubatagli in nome di "Gott mit uns". E allora
segnaliamo alla sua provata capacità investigativa
applicata ai farabutti di regime qualche grano della
giaculatoria democratica recitata dal popolo eletto. Il più
autorevole bollettino dei rabbini israeliani, Ma'yanei
Ha'yeshua ("Fonti della Salvezza"), invita ad allestire
"campi della morte" per coloro che danno noia a Israele.
Costoro sono paragonati agli Amalechiti, tribù che al tempo
del fantasioso esodo dall'Egitto aveva infastidito gli
ebrei. Si ripete il modulo del collaborazionismo nazi-ebrei
collaudato a suo tempo tra Himmler e il Bund ebraico. Il
ritmo degli assassinii di contadini di Gaza e di gassati o
fucilati da Gestapo e coloni in Cisgiordania, è di uno al
giorno. Ancora largamente sotto quello messicano, gestito
anche da specialisti israeliani, di 20 al giorno, ma ci
arriveremo. Per aver risposto alle torture israeliane con lo
sciopero della fame, modello della nonviolenza tanto cara ai
necrofagi della civiltà superiore, la Gestapo israeliana ha
chiuso in isolamento totale gli ennesimi prigionieri
palestinesi: Ahmed Sa'adat, segretario del FPLP, e Jamal Abu
Al-Haija, capo di Hamas nella Palestina occupata. Com’è
che Amnesty, tanto pronta su Cuba, Tibet o Myanmar, non se
ne occupa? Saddam non ha mai gassato nessuno, come dimostra
la stessa Cia (New York Times 31/1/2003). In compenso i
nazisionisti hanno ripreso alla grande la guerra chimica
pratica dalla Civiltà superiore, Italia in Libia e Etiopia,
Austria e Italia nella Grande Guerra, Churchill in Iraq, Usa
in Vietnam... Ieri un candelotto ha quasi decapitato un
palestinese a Nilin. Poco male, Cossiga me ne aveva fatto
lanciare uno sul ginocchio, che da allora funziona alla
giacomo-giacomo. Ma cammino. Ma questi non solo sparano
candelotti di ferro ad altezza d'uomo. Li riempiono di gas
CS e li sparano in bocca, uccidendo (ultima Jawaher a
Bil'in), o nei cortili di scuole e case. E il gas CS me
l'hanno somministrato pure a me a Ramallah e sono stato male
per giorni e chissà che, se facessi un figlio, non verrebbe
stortignaccolo di mente e corpo. Già perchè quel gas,
prodotto negli Usa, non è un semplice lacrimogeno. E' un
veleno proibito dalla Convenzione di Ginevra che impedisce
la respirazione, fa morire di asfissia, provoca spasmi
spaventosi allo stomaco, danneggia permanentemente polmoni e
intestini, attacca il sistema endocrino e riproduttivo.
Insomma, come fa la Gelmini e come si propongono coloro che
gestiscono la denutrizione (chiamata AIDS) tra le plebi
inutili del Sud del Mondo, mira non solo a eliminare dalla
scena manifestanti, ma anche a comprometterne per sempre la
progenie. Come l'uranio, il napalm, il fosforo, i gas serra
e i farmaci diffusi a piene mani là dove occorre sfoltire
l'umanità che non consuma, non produce e magari protesta. E
non vogliamo noi stare all'altezza delle migliori
tecnologie? Il CS di Israele lo usano anche da noi. Dal G8
di Genova in qua. Come tutte le guide della Superiore
Civiltà, Israele ruba e rapina a mano armata. Dal Libano da
squartare, all'Egitto da far saltare, a Gaza da sopprimere,
davanti alle coste si estende un giacimento di idrocarburi
da 3.500 miliardi di metri cubi di gas e da 1, 7 miliardi di
barili di petrolio. Le parti più cospicue stanno davanti a
Gaza, Libano e anche Cipro. E' una fonte di energia che
potrebbe fare la fortuna del disastrato Libano e di Gaza
agonizzante per fame e sete. E' roba delle loro acque
territoriali ai termini del diritto internazionale. Ma se i
pescatori di Gaza devono smetterla di pretendere di nutrire
sè e gli altri pescando oltre la bagnarola di acciughe
delle tre miglia, sennò li mitragliano, così sarebbe il
colmo se questi arabi, "scimmie, cani, bastardi" sulle mura
di Israele e nelle parole di Ben Gurion e del Talmud,
potessero avvantaggiarsi di qualcosa che è loro. Jahve non
lo consente, come non consente che fra mezzo secolo, ci
siano ancora bastardi arabi tra Nilo ed Eufrate. Tutto il
gas e il petrolio sono nostri, hanno sentenziato
Pinochet-Netaniahu e Himmler-Liberman. Ma anche Olmert e
madama Livni, che lo sterminio di "Piombo fuso" lo fecero
apposta, Abu Mazen plaudendo (se permettete, nel 2009 in
italiano lo raccontai solo io. Il manifesto c'è arrivato
ora). E chi si avvicina a quel dono di dio al suo popolo,
muore. Con le armi che il subordinato Usa gli fornisce al
ritmo dei 3 miliardi e passa l'anno. Ma chi se ne fotte dei
"Protocolli dei Savi di Sion", balla o non balla. Stanno ai
nazisionisti di oggi come un gabbiano sui rifiuti sta a un
avvoltoio su una gregge di pecore. L'ultima invettiva di
Grillo è contro coloro che se la prendono con il
mercenariato sessuale femminile del guitto mannaro,
piuttosto che occuparsi delle sue malefatte "vere". Per
Grillo ci vorrebbe a volte il martello di Pinocchio. Se un
mafioso dinamitardo e stragista non può, per ora, essere
beccato su mafia e bombe, ben venga che lo si becchi sul
modello morale che offre ai nostri giovani. Eppoi, far
passare una ragazza prostituita da minorenne per nipote di
Mubarak e come Marchionne che fa passare per sindacati degli
sciacalli che rosicchiano le ossa finite sotto il suo
tavolo. O no?
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