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il viaggio peggiore della mia vita con alitalia
di daniele ravetta
13 gennaio 2009 0:00
 
ALITALIA:
dopo un anno di duro lavoro,mi sono concesso un vacanza per staccare la spina ai Caraibi.
Dovevo partire per Caracas con destinazione finale Isla Margarita il 22/12/2008 partenza da Genova scalo a Roma Fco e partire per Caracas con Alitalia per poi prendere un aereo della "Avior airlines" la sera stessa e trovare degli amici di vecchia data All'Isla Margarita. Sono puntualmente partito da Genova alle 7.05 ma a Roma per un'improvvisa agitazione del personale il mio aereo delle 10:40 veniva fatto slittare di ora in ora fino alle 19.30 quando è stato definitivamente cancellato. la notte l'ho passata in aereoporto con altre 600 persone che svenivano o andavano in collera con i poliziotti (30 40) schierati a difendere l'unica impiegata che è stata precettata per stare alla biglietteria dei voli internazionali.
Il giorno seguente i voli hanno ripreso a funzionare regolarmente ma essendo in prossimità del Natale erano tutti completamente occupati e non c'era la possibilità di essere inseriti in overbooking. ci hanno radunato con delle transenne come buoi in base alla destinazione e delle ragazze di 18/20 anni cercavano di tranquillizzarci ma erano più spaesate di noi...
Alle 17 del 23/12 persa ogni speranza di partire ci hanno mandato in un albergo *** il Palace a 45 min di pulman dall'areoporto. Dopo 40 ore in piedi a fare code inutili sono crollato in camera aspettando invano un fax con la ricollocazione che l'impiegato della biglietteria aveva promesso di spedirci.
Alle 6 del mattino dopo, il 24/12 sono dovuto andare in taxi all'aereoporto perchè il primo pulman (delle 6 appunto) era stato mandato in un'altro hotel.
Arrivato in aereoporto scopro finalmente la mia destinazione...
ore 11.00 (3 ore di volo)Parigi CDG(con air france) 1 ora per arrivare al terminal "E" di corsa e fare tutti i controlli per il ceek in dei voli internazionali, Città del Messico (12 ore di volo con air france) 5 ore di attesa di notte all'Areoporto messicano facendo molta attenzione a non addormentarsi, Caracas (7 ore di volo con "la Mexicana") per un totale di:
50 ore di privazione del sonno
24 ore di volo
4 giorni di prese in giro tipiche dell'"italianità"!.
Il 25/12 finalmente arrivato a Caracas scopro che non è arrivato il bagaglio e che il mio biglietto per l'isola non è più valido se non dopo il 02/01/2009 e non c'è nessun volo per l'isla Margherita dove mi aspettano sempre più preoccupati i miei amici.
Fortunatamente il Venezuela è tra i primi 10 paesi del Mondo per corruzione e, un impiegata dell'Aeropostal (compagnia di bandiera) , di fronte a 100 dollari mi ha fatto imbarcare ugualmente sotto il falso nome Juan Hernandez (mi sento ancora in colpa per il poverino che non è partito)
Alle 15 ora locale (22.30 in Italia) finalmente arrivo alla mia isola dopo 88 ore di viaggio dall'ingresso in aereoporto.
Per il ritorno poi è stato ancora peggio il volo delle 17 di caracas (Alitalia) è partito alle 21.30
il servizio a bordo di qualità indecente (i cibi non ho pototo mangiarli perchè sapevano di urina e di frescume) a Roma il giorno successivo l'aereo delle 15 per genova è partito alle 18.30 e il bagaglio è arrivato l'11/01 e sono dovuto andare a prenderlo di persona facendo quasi 200 km.
vorrei saper se è possibile chiedere e a chi (alitalia o Cai) il rimborso delle spese di viaggio 1480 euro, delle spese di permanenza in aereoporto 200 euro circa tra cibi bevande, medicinali e sigarette, del nuovo biglietto per l'Isla Margarita 100 dollari (non dimostrabili ovviamente) dell'acquisto della nuova valigia e degli indumenti comprati alla margarita 400 dollari anche questi non dimostrabili perche lì lo scontrino è una parolaccia, delle spese per recuperare la valigia l'11/01 110 euro circa, degli indumenti andati perduti per sempre 2000 euro circa ed eventualmente dei danni morali per la tortura subita inquantificabili per me ma 5000 euro mi sembrerebbe il minimo da chiedere per un simile trattamento.
Non porto rancore con i dipendenti dell'Alitalia vista la difficile situazione che stanno attraversando ma per i dirigenti che il 21 ed il 22 anno chiamato fuori nel cortile gruppetti di 3/5 persone e, visto che gli accordi parlavano di divieto di sciopero sotto le feste, gli hanno ritirato il badge per rientrare e gli hanno consegnato la lettera di congedo.
Ho visto con miei occhi un omone di 40 anni in lacrime perchè non poteva rientrare nell'areoporto a prendere i suoi effetti personali e la foto di sua figlia che teneva sulla scrivania.
Un trattamento così non si riserva nemmeno alle bestie!
ringrazio per l'attenzione e vi prego di aiutarmi per ottenere un risarcimento e per divulgare questa storia vergognosa.
 
 
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13 gennaio 2009 0:00
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