Egregi Signori,
Vi chiedo scusa se ritorno sul tema, ma non riesco proprio a
capacitarmi: che c'è di più urgente e importante da fare,
soprattutto per chi ha anche un minimo di responsabilità,
diretta o indiretta, sulla questione, che cercare di fare il
possibile per impedire che mediamente 20 italiani muoiano
sulle strade tutti i "santi" giorni? Vi ricordo che
nell'ultimo finesettimana ci sono state più di 60
vittime.
Proseguendo nel ragionamento esposto nel messaggio
precedente che Vi rimando, il punto è che se rifiutiamo di
sacrificare noi stessi sulle strade, allora dobbiamo
pretendere che la sicurezza sia demandata ai costruttori di
automezzi e di strade e che sia "a prova di imbecille", non
c'è altro modo.
Io credo che le associazioni dei consumatori in genere, ma
anche quelle delle vittime della strada e i mass media,
accanto alle encomiabili attività di informazione e di
sensibilizzazione verso gli utenti perchè rispettino le
regole in vigore e verso le istituzioni perchè ne facciano
di più efficaci e le facciano rispettare, dovrebbero porre
in essere azioni volte a ribaltare il normale approccio nei
confronti della sicurezza stradale, affinchè si giunga, con
tempi non biblici, a che essa non sia più lasciata nelle
mani dell'utente perchè, è evidente, questo sistema non
funziona.
Che la parola d'ordine sia: "COSTRUIRE STRADE E AUTOMEZZI A
SICUREZZA ASSOLUTA".
Cordialmente
Danilo Di Mambro
MESSAGGIO PRECEDENTE
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un punto di vista
su quella che per me è una cosa inaccettabile e contro la
quale la mia coscienza si ribella senza permettermi
mediazioni di sorta: le morti sulle strade.
La domanda che mi pongo e che, attraverso voi, pongo alla
classe dirigente del nostro paese è questa: come si può
accettare che in Italia ci siano 7/8.000 vittime ogni anno
per incidenti stradali? E' una strage indicibile al cui
confronto guerre e catastrofi diventano "cosette"!
Il problema è che, secondo me, la questione viene
affrontata al rovescio, se vista nell'ottica di una società
che si definisce evoluta e civile. Infatti, evidentemente
tutti quei morti sono considerati, nell'immaginario
collettivo, una specie di tributo, di sacrificio, che la
comunità deve all'attuale modello di sviluppo e, quindi, si
accetta come inevitabile la strage e si interviene a valle
del problema per limitare i danni con regole che riguardano
la sicurezza passiva, più che altro. In questo non vedo
alcuna differenza tra noi e i popoli cosiddetti primitivi
che sacrificavano uomini e animali a divinità maligne.
E' inspiegabile per me, senza questo concetto del sacrificio
ad un dio dal quale ci aspettiamo favori e soprattutto senza
il quale pensiamo sia impossibile vivere, l'attuale modello
di sviluppo appunto, il fatto che per vittime causate in
altri contesti si mobilitino opinione pubblica, mass media e
fior fior di intellettuali e per quelle della strada si può
dire che tutto tace pur in presenza di proporzioni numeriche
che fanno rabbrividire.
Se fosse vero che la vita, per la nostra civiltà, è un
valore assoluto da tutelare senza cedimenti, il discorso
dovrebbe completamente ribaltarsi e diventare semplicemente:
i morti sulle strade non ci devono essere. Da questo
semplice principio consegue che mezzi e strade devono essere
costruiti in modo che anche nella situazione più
sfavorevole di incidente la vita sia sempre salvaguardata.
Naturalmente questo significa pensare ad un altro modo di
muoversi, a cambiamenti profondi nel modo di produrre e
quasi quasi ad un altro modo di vivere e forse di concepire
la vita stessa e il risultato sarebbe che 7/8.000 persone
ogni anno continuerebbero a stare con noi. Certo ci vuole
coraggio a immaginare cambiamenti di tale portata, ma
pensandoci bene gli investimenti necessari per adeguare
strade e mezzi a nuove regole di sicurezza totale,
coinvolgendo le due industrie trainanti dell'auto e
dell'edilizia, potrebbero dare un forte impulso all'economia
e costituire una nuova rinascita economica nel nostro paese
e in tutto l'occidente.
Sarebbe una bella scommessa per la politica! E che segnale
di fiducia per tutti.
Danilo Di Mambro
FORUM IN EVIDENZA
7 agosto 2004 0:00
MORIA DI TRENI SULLA LIVORNO-PISA-FIRENZE . Lettera aperta al Presidente della Regione Toscana
7 agosto 2004 0:00
TANGO-BOND: il furto del secolo
7 agosto 2004 0:00
La confezione dell' hardware.
4 agosto 2004 0:00
ho trovato un tesoro
4 agosto 2004 0:00
DIFESA DEI DIRITTI DEGLI OBIETTORI DI COSCIENZA
3 agosto 2004 0:00
Vittime della strada
3 agosto 2004 0:00
Telecom e Infostrada...
2 agosto 2004 0:00
Contratto di Affitto annuale
2 agosto 2004 0:00
LIBONI
1 agosto 2004 0:00
Telecom Italia (Alice)
29 luglio 2004 0:00
REFLUOPETROLIOcontroGLOBALMAFIAlibriIsraelianiIn I TAL YAno!!!