La mia banca (BNL) ha smarrito un assegno postale di circa
1.000 euro che avevo depositato allo sportello dell'agenzia
5 di Bari il 10 gennaio scorso (valuta 16 gennaio). Il 28
febbraio (ovvero a un mese e mezzo di distanza!) il
direttore dell'agenzia, comunicandomi l'accaduto, mi ha
avvisato che la somma era stata provvisoriamente stornata
dal conto e che sarebbe stato necessario attivare una
specifica procedura con Poste Italiane (lettera di malleva o
qualcosa del genere) per il riaccredito dell'importo. Dal
momento che questa situazione mi ha creato non pochi disagi
(inutilizzo del bancomat e degli assegni proprio mentre ero
fuori Bari) Vi chiedo: è giusto che una banca metta le mani
in tasca a un cliente lasciandolo a "secco" senza alcun
preavviso? Perchè la banca ha "scaricato" sul cliente una
propria "responsabilità oggettiva"? Non sarebbe stato forse
più giusto che la banca si assumesse l'onere della colpa
senza coinvolgere il cliente? Che cosa sarebbe accaduto se
avessi emesso un assegno col conto scoperto? E poi, un mese
e mezzo non è forse un tempo sufficientemente ragionevole
per considerare conclusa la negoziazione di un titolo? La
banca mi ha risposto che devo aspettare, ma intanto le
bollette chi me le paga? E' legittimo tutto questo? Cosa
posso fare? Per favore, datemi un consiglio. Grazie e buon
lavoro.